giovedì 11 febbraio 2010

CHIUSURA DELLE COMUNITA MONTANE PUGLIESI

La Puglia di Vendola: stop agli sprechi, abolite le comunità montane

BARI – Definitiva la chiusura delle comunità montane nel territorio pugliese. Il Consiglio Regionale, nella serata dello scorso 9 febbraio, si è espresso in favore della soppressione con il provvedimento “Omnibus”. L’organismo della comunità montana nasce in favore della valorizzazione delle zone montane e dell’espletamento delle funzioni di cui la stessa necessita. Dotata di organismi propri, prevede al suo interno tutta una serie di figure operanti per promuovere al meglio il territorio e le sue esigenze.
Come nasce “il caso”? La Puglia balza alla cronaca per le “comunità montane senza montagne”, per citare Gian Antonio Stella, autore del controverso libro “La Casta” che, più di altri, ha puntato luce verso i tanti sprechi ed escamotage politici di cui brilla l’Italia. Ed ecco in Puglia località che rientrano nell’unione delle comunità montane per essere parte del sistema geografico ed economico di vette e colline limitrofe. Una per tutte: Palagiano, 39 metri sul livello del mare.
Per sanare la questione, un tentativo era già stato avviato con il decreto del presidente della Giunta della Regione Puglia, Nichi Vendola, risalente all’8 gennaio 2009. Il 24 luglio scorso, a seguito di un ricorso delle regioni Toscana e Veneto, la legge regionale è dichiarata incostituzionale. Tutto ritorna come prima, iter annullato. Ma la Puglia non demorde e la lotta va avanti.
Febbraio 2010 vede il taglio netto agli sprechi.
L’assessore alla Trasparenza e cittadinanza attiva con delega all’organizzazione e gestione risorse umane della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, dichiara: “È stato un percorso tortuoso , non privo di ostacoli, ma perseguito con coerenza perché inserito in un piano generale di decentramento e riorganizzazione della Regione che così fa segnare un ulteriore passaggio dalle funzioni di gestione e di controllo, quelle in cui si annidavano le caste e i privilegi, a quelle di governo dei processi amministrativi, trasparenti e meno onerosi. Averlo fatto senza lasciare soli i lavoratori è stato per noi un motivo di ulteriore soddisfazione”.
All’interno del provvedimento, inoltre, sono stati stanziati 2,2 milioni di euro per far fronte alla mancata erogazione dei contributi statali e consentire, comunque, il pagamento degli stipendi dell’ex personale delle comunità montane, in attesa di ricollocazione.
Soddisfatto il portavoce di “Piccoli Comuni”, Virgilio Caivano: ''L'impegno assunto dal Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e' stato rigorosamente rispettato […]. Il personale delle comunità montane, nonostante le menzogne, non verrà abbandonato”. E conclude: “Il Presidente Vendola e' fortemente motivato e seriamente impegnato a favore delle nostre comunità ed insieme a lui sono certo che nuove ed importanti iniziative verranno realizzate a favore delle piccole comunità locali pugliesi''.

di Giovanna Lodato su DAZEBAO

Video di telebovino sul primo tentativo di chiusura delle comuità montane:

Nessun commento: