Il Museo Civico di Bovino riapre le porte

Il Museo Civico di Bovino è tornato ad accogliere il pubblico. Dopo un lungo percorso di lavori e adeguamenti, la struttura ha riaperto in questi giorni estivi per consentire a residenti e turisti di agosto di scoprire (o riscoprire) il patrimonio storico e archeologico custodito nel cuore del borgo dauno.
Le prime visite di questi giorni scoprono il museo in una veste rinnovata e, soprattutto, più inclusiva. Non si tratta infatti solo di un ritorno, ma di una nuova visione dell’esperienza museale: uno spazio pensato davvero per tuttə.





Chi non cammina, chi ha difficoltà a sentire o a vedere, chi desidera vivere il museo attraverso il tatto o grazie a supporti multimediali, chi parla un’altra lingua, chi vuole semplicemente lasciarsi guidare dall’immaginazione: oggi il Museo Civico di Bovino è pronto ad accogliere ogni visitatore, senza barriere.



Un risultato possibile grazie al PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), realizzato dall'Archeoclub di Bovino, vincitore del bando con un progetto innovativo e sostenibile. Fra i partner dell'operazione, seguita e approvata dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio Foggia- Bat, va certamente nominata la cooperativa ArcheoLogica. I lavori sono stati diretti dall'architetto Elmerino Ranieri, mentre preziosa per l'allestimento è stata la collaborazione dell'archeologo Francesco Rossi e di Pietro Lombardi. Il merito principale dell'intero progetto è della presidente dell’Archeoclub di Bovino, Nunzia Roccotelli, che ha fortemente creduto e investito in questa trasformazione.
Il ritorno del museo non è dunque solo un fatto culturale, ma anche un segnale di apertura e di futuro per il territorio: respirare la storia di Bovino sarà ora un’esperienza più accessibile e condivisa.


Nuova sala multimediale


In attesa dell’inaugurazione ufficiale, che darà pieno avvio alla nuova vita del Museo Civico, cittadini e turisti hanno già l’opportunità di varcarne la soglia e scoprire quanto sia cambiato il modo di raccontare il passato della comunità, proiettandolo al tempo stesso nel domani.

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