giovedì 30 dicembre 2021

Dimissioni del consiglio comunale

Con le dimissioni di quattro consiglieri di opposizione e di due del gruppo di maggioranza, si è coclusa l'esperienza amministrativa della lista civica di centro-destra che ha visto Vincenzo Nunno sindaco di Bovino. Già da mesi la maggioranza consiliare era in affanno, e un balletto di attribuzioni e restituzioni di deleghe, la presa di distanza da parte di due membri del gruppo consiliare e dissapori di vario genere ne denunciavano la scarsa tenuta. Ma il vero terremoto è stato rappresentato dalla scoperta dell'ammanco di oltre un milione di euro, dovuto ai ripetuti furti commessi dal responsabile dell'ufficio ragioneria Marco Rusdo, reo confesso e ora agli arresti domiciliari. A complicare la questione, e a generare malcontento, è stata la presenza dell'assessore Vincenzo Nicolò, cognato del Russo, prima allontanatosi dall'esecutivo e poi dimessosi dal consiglio.




Dopo l'ennesimo consiglio comunale andato deserto, senza che il sindaco prendesse atto della situazione e si dimettesse, Stefania Russo, Michele Marseglia, Raffaele Fattibene e Antonella Ruscillo dei due gruppi di opposizione, insieme a Leonardo Greco e Paola Marotta della maggioranza, hanno staccato la spina, chiudendo un percorso ormai arrivato al capolinea. Un commissario sarà nominato dal prefetto per traghettare il piccolo comune montano a elezioni anticipate la prossima primavera. Resta il rimpianto di un ente che si è scredidato presso la cittadinanza, propio in un momento che avrebbe richiesto la massima efficienza, in vista della presentazione dei progetti del PNRR. Sentimenti contrastanti hanno accolto la notizia in paese: dalla soddisfazione per la chiusura di una fase certamente non esemplare per la vita pubblica cittadina, al risentimento per la sottrazione di risorse preziose alla popolazione. La speranza è che l'episodio, come sembra, porti alla maturazione di una classe politica alternativa nel paese che possa candidarsi davvero a governare con lealtà e intelligenza la perla dei Monti dauni.


venerdì 10 dicembre 2021

Incontro con Gabriella Genisi

La famosa scrittrice barese torna a Bovino l'11 dicembre nell'istituto Omnicomprensivo per dialogare con gli studenti.

In serata presso l'agriturismo "Piana delle Mandrie" la Genisi converserà con Lea Durante e Oscar Buonamano su Bovino e sui personaggi principali dei suoi libri. Seguirà una cena con l'autrice e il firmacopie.




venerdì 3 dicembre 2021

Cronaca del consiglio comunale del 30 novembre 2021

Dal post di Facebook della consigliera STEFANIA RUSSO:


COSA SUCCEDE IN COMUNE?
Come avrete visto il consiglio comunale di ieri non è stato trasmesso in streaming (nonostante gli accessi ridotti causa Covid), quindi riprendo la mia abitudine di fare un resoconto.
I pochi cittadini presenti si sono resi subito conto del caos che domina nelle procedure: dopo aver iniziato la presentazione e la discussione del primo punto all’odg, dagli interventi dei capigruppo di minoranza emerge che nei punti all’odg sono presenti due variazioni di bilancio, ma nell’ordine del giorno è stata messa prima quella che segue temporalmente (novembre) e dopo quella che precede (settembre) ; non è una mera questione di forma, tanto che la maggioranza accetta la nostra richiesta di invertire i punti all’odg.
Prima di tutto chiediamo maggiore attenzione nella consegna dei documenti ai consiglieri, perché spesso non ci vengono consegnati documenti essenziali per la comprensione delle proposte di delibera (come, in questo caso, le richieste di variazione di bilancio provenienti dai responsabili di settore, che ci sono state date su richiesta solo la mattina stessa della seduta). 





Poi chiediamo perché il consiglio non venga trasmesso in streaming (la risposta è: “stiamo acquistando nuovi dispositivi perché con questi microfoni si sente male”). Chiediamo anche di verificare l’incompatibilità del consigliere Nicolò con la votazione, dato che nella variazione di bilancio sono incluse somme da destinare agli avvocati che difendono il Comune nella nota vicenda delle gravi irregolarità che avrebbe commesso l’ex responsabile del settore economico-finanziario. La segretaria afferma che l’incompatibilità non c’è.
Nel merito della variazione di bilancio facciamo notare:
-che stiamo discutendo una variazione al bilancio di previsione approvato con D.C. n.08 in data 16/03/2021; il rendiconto 2020, invece, è stato approvato con D.C. n.21 del 28/09/2021. Già ci sembra anomalo che il bilancio di previsione sia stato approvato prima del consuntivo; a maggior ragione lo è nel nostro caso, dato che il Rendiconto 2020 si è chiuso con un disavanzo di amministrazione pari ad euro -1.285.644,92 e che il disavanzo totale derivante dall’ammanco delle casse comunali è pari ad euro 1.482.548,85 integrato con gli accertamenti effettuati relativamente all’anno 2021, disavanzo che ha reso necessario il ricorso alla procedura di riequilibrio, e siamo in attesa di conoscere il Piano che andrà approvato entro il 28/12/2021. Intanto l’anomalia consiste nel fatto che il disavanzo emerso nel Rendiconto 2020 non è stato applicato al Bilancio di previsione, quindi l’Amministrazione continua a procedere (e a spendere) come se niente fosse: se guardiamo l’Allegato 2 alla Variazione, infatti, la voce Disavanzo di amministrazione è 0. Ma noi sappiamo che il disavanzo c’è. Inoltre, guardando il prospetto di Riepilogo dei movimenti compresi nella variazione n.3, il valore della Cassa è 0,00, mentre nel prospetto della variazione n.4, che sarà discussa nel seguente punto all’odg, il valore è 894.417,45: come mai questa differenza nel valore della cassa? Facciamo notare, inoltre che, sempre nel prospetto di riepilogo della variazione n.136, si ha un risultato di cassa negativo di -2.418.342,82! L’assessora al bilancio risponde che sì, l’ha notato, è un errore ma non sa perché c’è quel valore… Le sue risposte non ci rassicurano. Ci chiediamo per l’ennesima volta SE QUALCUNO OLTRE A NOI CONSIGLIERI DI MINORANZA LEGGE LE PROPOSTE DI DELIBERA O VIENE DEMANDATO TUTTO AGLI UFFICI? Non sarebbe una novità e questo spiega molte delle cose che sono successe finora…
Continuiamo a far notare irregolarità nella delibera di giunta 136: se la Delibera di Giunta è del 30/09/2021, il parere in ordine alla regolarità tecnica da parte dell’allora Responsabile dott.ssa Fiscante è del 30/09/2021, mentre il parere in ordine alla regolarità contabile risulta in data 18/10/2021, quando ormai la dott.ssa Fiscante non era più Responsabile. Queste irregolarità formali secondo noi possono inficiare la validità degli atti, oltre a confermare il consueto caos procedurale al quale ormai siamo abituati da anni.
Venendo, poi, al merito delle variazioni, con riferimento al prospetto con il dettaglio dei capitoli, ci colpisce la riduzione dei capitoli destinati al randagismo, alla protezione ambientale e alla manutenzione delle strade esterne e, di contro, l’aumento delle spese per liti (€ 40.000) e delle indennità di carica agli amministratori, € 9.800: noi crediamo che sarebbe un gesto dignitoso da parte degli amministratori quello di rinunciare alle indennità, data la situazione critica delle casse comunali e dati i costi altissimi che i cittadini stanno pagando: ricordiamo circa €70.000 già impegnati per lo studio legale scelto dalla giunta, €42.700 impegnati con la determina 52 del 30/09/2021 per lo studio Princewaterhouse Cooper che “farà da supporto ai legali del Comune nella stesura di una relazione da utilizzare nell’ambito del giudizio di merito presso il tribunale di Foggia”, €7320 impegnati con la Determina 59 del 25/11/2021 ad Halley, data la “necessità di eseguire i controlli sulla consistenza contabile alla data del 31/12/ 2021 e la redazione di tutti gli atti necessari all’approvazione del Piano di Riequilibrio Pluriennale”. Questo mentre paghiamo contemporaneamente lo stipendio del nuovo Responsabile del settore economico finanziario e continuiamo a pagare lo stipendio, seppur al 50%, all’ex Responsabile che la maggioranza nell’ultimo consiglio comunale ha individuato come responsabile del disavanzo, senza però prendere nessun provvedimento consequenziale. Noi crediamo che non siano compatibili con un bilancio dissestato quale quello emerso dal Rendiconto 2020 queste spese per consulenti pagati con i soldi dei cittadini, ma scelti dalla maggioranza che se ne assume la responsabilità politica ed erariale.
La minoranza fa notare, ancora, che sono trascorsi più di 60 giorni dalla data della delibera di giunta 136 e, dunque, è decaduta: spieghiamo che la procedura, trascorsi i 60 giorni, non è più la ratifica, ma è sempre prevista dall’art. 175 del TUEL e chiediamo, quindi che venga annullato il punto all’odg: la maggioranza si riunisce in separata sede e decide di votare l’annullamento del punto (!).
2) Il secondo punto all’Odg riguarda un’altra variazione di bilancio: chiediamo che venga annullato anche questo punto, poiché crediamo che la mancata ratifica della variazione precedente (n.3) comprometta anche la validità della n.4. La maggioranza non accetta. Anche qui, tra le altre cose, variazioni per spese legali: chiediamo di nuovo che venga verificata l’incompatibilità. Niente.
3) Riguardo al programma Comunale interventi per il Diritto allo studio 2022, le voci di spesa più consistenti sono il trasporto (Euro 45.869) e la mensa Euro (68.054,00). A proposito della mensa, la parte più consistente dei costi, Euro 48.960, è a carico delle famiglie, per la parte rimanente viene richiesto il contributo. Essendo un servizio che i cittadini pagano per la maggior parte di tasca propria, e data l’importanza del servizio in questione, parliamo dell’alimentazione dei bambini dai 3 agli 11 anni, che mangiano a mensa tutti i giorni dal lunedì al sabato, crediamo che sarebbe necessaria da parte dell’amministrazione una maggiore attenzione. La commissione mensa non si riunisce da anni, con il pretesto della pandemia. Abbiamo appreso dall’Albo pretorio che è stata costituita per l’anno scolastico in corso, ma non abbiamo ricevuto alcuna convocazione. In questi anni non è stato possibile effettuare il controllo mensa né ai genitori né ai membri della commissione. Riguardo al servizio mensa ci facciamo portavoce di tanti genitori che sono insoddisfatti e che ci riferiscono che il servizio presenta numerose criticità: a quanto pare il menù è diventato prevalentemente “vegetariano”, i bambini non mangiano quasi nulla, e questo rappresenta anche un grande spreco. Non vediamo nessuna attenzione da parte dell’amministrazione su questo tema: crediamo che un’amministrazione seria dovrebbe attuare un’opera di controllo sulla ditta che gestisce il servizio, tanto più che questo servizio viene pagato quasi integralmente dai cittadini: quale interesse ha l’amministrazione a negare il problema? L’ultima volta che io ho esposto alcune osservazioni in commissione mensa sono stata aggredita da un rappresentante della ditta che gestisce il servizio che mi ha accusato di “fare politica sulla mensa”: se fare politica significa anche pretendere che i cittadini abbiano un servizio adeguato ai soldi che spendono e alla salute dei bambini allora sì, noi facciamo politica sulla mensa e chiediamo all’amministrazione di intervenire per far in modo che venga migliorato il servizio!